
CLORO E TOSSICITÀ
FAVOLA
Sappiamo intanto che tutte le sostanze chimiche contenenti
cloro sono estremamente dannose per l'uomo e per l'ambiente.
Opuscolo di Greenpeace 'Il cloro è dappertutto' (in olandese) -
estate 1994.
FATTI E CIFRE
Affermazione
Non ci sono sostanze tossiche, ci sono solo dosi tossiche.
Fonte: Paracelso, uno dei pionieri della tossicologia, circa 400 anni
fa.
Quale quantità è tossica?
Paracelso aveva ed ha ancora ragione. Qualsiasi cosa può
diventare un veleno letale, se viene ingerita o inalata in dosi
eccessive. Ci sono tuttavia grandissime differenze nelle
quantità. Se si bevessero circa quindici litri d'acqua, una tale
quantità quasi sicuramente ci ucciderebbe. Considerando l'altro
estremo, bastano solo due miliardesimi di grammo di tossina botulinica
prodotta dall'omonimo batterio per farci morire.
Le sostanze chimiche contenenti cloro si trovano tutte tra questi due
estremi. Si possono ad esempio mangiare chili di polvere di PVC,
perché non è tossica a quella dose, non verrebbe digerita
affatto e verrebbe eliminata dal corpo così com'è.
L'acido cloridrico, che è un elemento indispensabile per il
nostro apparato digestivo, è letale solo a concentrazioni
elevate. Il cloro è un veleno per così dire medio, e la
diossina TCDD è uno tra i più potenti che l'uomo abbia
mai prodotto (ma non volontariamente).
Sostanze tossiche nell'industria:
dose letale che uccide il 50% dei ratti ad un'ora dall'inalazione:
acido cloridrico: 3124 ppm (parti per milione)
cloro: 293
isocianato di metile (Bhopal): 5
ozono: 4,8
TCDD-diossina TCDD equivalente a: 0,25
Fonte: Elenco delle sostanze tossiche, Ministero del Lavoro, Olanda.
Come si può vedere, la causa del disastro di Bhopal fu la
fuoriuscita di isocianato di metile (un composto organico dell'azoto)
da un serbatoio. Greenpeace sfrutta questo terribile incidente per dire
che la stessa cosa potrebbe accadere con il cloro o con l'acido
cloridrico. è vero che niente è impossibile, ma dal
momento che il cloro è ben sessanta volte meno tossico, si
avrebbe, alle stesse condizioni, un numero di vittime sessanta volte
inferiore. E nel caso dell'acido cloridrico, si avrebbero seicento
volte meno vittime.
Sostanze tossiche in natura
Se pensate che la natura sia dolce e innocua, i valori che seguono vi
mostrano come l'uomo sia solo un dilettante nel fare veleni, in
confronto a quanto fa la natura:
Sostanze tossiche in natura:
dose letale che uccide il 50% dei ratti dopo un'ora dall'ingestione:
stricnina (vegetale): 500 µg/kg di peso corporeo
diossinaTCDD (legna bruciata, concimi): 300 " "
Tetradossina (pesce): 15 " "
Tossina del tetano (batteri): 0,0001 " "
Tossina botulinica (batteri): 0,00003 " "
Fonte: H. Compaan, Istituto di Ricerca TNO, Olanda.
Un µg/kg di peso corporeo significa che un microgrammo - un
milionesimo di grammo - per ogni kg di peso corporeo è in grado
di uccidere il 50% dei ratti entro un'ora. Si può così
notare che la tossina botulinica è un veleno dieci milioni di
volte più potente della più tossica delle diossine, che
si tratti di un prodotto della natura o dell'uomo.
LE ALTERNATIVE
Qualsiasi materiale è tossico. Il petrolio grezzo stesso
è tossico, e quindi tutti i materiali derivati dal petrolio, o
il suo uso a fini energetici, impiegano prodotti tossici. Lo stesso si
può dire di quasi tutti i settori dell'industria.
Tutte le attività industriali provocano la formazione, maggiore
o minore, di residui tossici. Questo vale sia per le fabbriche di cloro
che per quelle che non usano cloro, per prodotti industriali e
'naturali'. Se tali residui vengono trattati di conseguenza, ciò
non costituisce un problema in nessuno dei due casi.
CONCLUSIONE
Non vi sono motivi per trattare la tossicità dei prodotti
chimici contenenti cloro in maniera diversa rispetto alle sostanze che
non contengono cloro. E non vi sono motivi che permettano di accusare
il cloro in generale di creare più (sotto)prodotti tossici di
altri elementi. La natura è in realtà, rispetto
all'industria, il maggiore e più potente fornitore di prodotti
altamente tossici.
Vi trovate al livello due delle pagine dei Clorofili.
Creato: 5 giugno 1996.
Ultima revisione: 29 novembre 1997.
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