<H1>CLOROFILI</H1>

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CLORO E MUTAZIONI ORMONALI

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FAVOLA

Molte sostanze chimiche contenenti cloro hanno effetti simili a quelli causati dall'azione degli ormoni.

Opuscolo di Greenpeace 'Il cloro è dappertutto' (in olandese) - estate 1994.

L'Eurochlor uccide la fertilità.

Azione di Greenpeace a Diest (Belgio) - estate 1995.

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FATTI E CIFRE

Sostanze chimiche ad azione ormonale

Esistono oggi circa quaranta sostanze chimiche contenenti cloro che possono agire potenzialmente sull'organismo in modo simile agli ormoni. Su un totale di oltre 10.000 prodotti chimici del cloro, non è una cifra altissima. Tuttavia, a causa dei possibili rischi, devono ancora essere condotte ulteriori ricerche su questo argomento. Altre sostanze chimiche hanno d'altro canto le stesse proprietà, come ad esempio gli idrocarburi (ossigenati). Sembra però che ciò non costituisca per Greenpeace una ragione sufficiente per chiedere l'eliminazione di tutto il settore petrolchimico o dei prodotti ossigenati.

Un rapporto scientifico di ricercatori danesi e scozzesi ha esposto la teoria secondo cui alcune sostanze chimiche, attraverso l'influsso esercitato sul feto, possono essere all'origine di diversi disturbi nella vita adulta: ridotto numero di spermatozoi, pene di piccole dimensioni, maggiore incidenza del cancro ai testicoli e alla prostata. I ricercatori ritengono che ciò avvenga quando le sostanze chimiche si comportano come l'ormone femminile estrogeno (o bloccano l'ormone maschile, il testosterone). Ciò è stato confermato da esperimenti condotti su sostanze chimiche in vitro (in provetta, su colture cellulari al di fuori del corpo umano), ma non necessariamente in vivo (nel corpo umano). Per quelle sostanze chimiche di cui si è dimostrato il comportamento di tipo ormonale nell'uomo e/o negli animali, la lista che segue fornisce un'idea degli effetti, in ordine decrescente, che si sono verificati in situazioni reali:

Effetti ormonali delle sostanze chimiche:

Sostanza                    Effetto

Ormone DES(farmaco):   Problemi riproduttivi nei figli (maschi e femmine)
Ormoni sintetici:      Impediscono la gravidanza     
DDE (famiglia DDT):    Problemi per uccelli che si nutrono di pesce (Grandi
                       Laghi), alligatori e pantere (Florida)
PCB:                   Impediscono  la gravidanza nelle foche (Waddenzee) e
                       in altri animali
                       Tiroxina nelle foche -15%
PAH:                   Impediscono la crescita di plancton e molluschi
Ormoni naturali:       Cancro alla mammella               
Ottil/nonilfenolo:     Pesci maschi con comportamento femminile allo sbocco
                       di fogne 
Sost. nat. del legno:  Pesci maschi con comportamento femminile allo sbocco
                       di fogne o acque di scarico di cartiere
                       (o il contrario?)       
DDT:                   Aumento del cancro alla mammella (incerto)
TCDD-diossina:         Diminuzione del cancro alla mammella (anti-estrogeno)
                       Endometriosi
                       Tiroxina nei neonati +15%

Fonti:  Diverse fonti.


L'influenza del cloro nelle mutazioni ormonali

Come si può vedere dall'elenco che precede, ci sono sostanze chimiche con cloro e senza cloro, sintetiche e naturali che hanno proprietà ormonali. L'ultima esagerazione di Greenpeace ci dice che il cloro è la causa del calo della virilità. Gli stessi autori dello studio danese citato lo hanno smentito con fermezza in una lettera aperta sulla stampa. Lo stesso ha fatto l'andrologo Comhair dell'Università di Gand (Belgio), che ha detto: "Non è la presenza del cloro a provocare i probabili effetti simili a quelli degli estrogeni. Le sostanze che presentano il comportamento estrogeno più marcato, sia per potenza che per quantità, non contengono affatto cloro". Sembra infatti che un fattore essenziale perché una sostanza abbia un comportamento estrogeno sia la presenza di un gruppo fenolico. I PCB e i PAH non contengono questo gruppo di elementi, ma vengono ossidati all'interno dell'organismo (come avviene per il benzene) e diventano sostanze contenenti fenolo.


Sostanze a comportamento ormonale contenenti cloro

Quelle sostanze clorurate, come il DDT e i PCB, che avevano degli effetti negativi sulla riproduzione sono già state proibite da molti anni. E le diossine, che non sono più un problema per l'industria del cloro, con altri possibili effetti, si stanno riducendo a livelli minimi. Vedi anche: Tossicità della diossina e Fonti di diossina.
Sebbene sia possibile che - almeno parzialmente - l'influenza di tali sostanze si faccia ancora sentire, è evidente che la loro eliminazione abbia funzionato: i residui di DDT e DDE presenti nei pesci dei Grandi Laghi sono già diminuiti del 90% e la presenza di uccelli pescatori è in ripresa. Per quanto riguarda i PCB nel Waddenzee (Paesi Bassi), anche le foche sono in ripresa, anche grazie alla riserva che è stata creata. Per quanto riguarda le diossine, dati recenti mostrano una riduzione della loro presenza negli ultimi anni di circa la metà nel latte materno, nei paesi dell'Europa occidentale (in cui si registravano - e si registrano ancora - i livelli pi· elevati).


PVC e mutazioni ormonali

Uno dei principali bersagli della campagna anti-cloro di Greenpeace è il PVC. Tanto è vero che Greenpeace blocca i treni che trasportano VCM, il capannone dove si fabbrica il PVC, con striscioni come 'L'Eurochlor uccide la fertilità'. L' Eurochlor è la confederazione degli industriali del settore del cloro europeo. Cosa hanno a che fare il PVC e il VCM con la fertilità? Semplicemente nulla.
Il PVC è così versatile che ha migliaia di applicazioni. Ciò significa che si usano molti additivi per renderlo adatto a determinate applicazioni. è anche il caso della carta. Il PVC e la carta usano entrambi circa 800 additivi diversi. Ciò in generale non costituisce un problema, né per la carta né per il PVC.

Su una rivista fiamminga, Greenpeace ha accusato il PVC di essere una minaccia per la virilità, perché contiene nonilfenolo. Per alcune composizioni di PVC esso viene effettivamente usato come lubrificante per l'estrusione. Greenpeace 'dimentica' di dire che il nonilfenolo viene/veniva usato praticamente per tutte le materie plastiche come ingrassatore e/o come antiossidante. Greenpeace 'dimentica' anche di dire che l'uso massiccio di ottil- e nonilfenolo si ha nei detersivi, che una volta usati arrivano direttamente, attraverso gli scarichi, nei corsi d'acqua...

Nel 1995, Greenpeace ha lanciato una discutibile campagna, che mostrava un uomo con il pene di un bambino, per accusare il PVC di far rimpicciolire il pene. Essa è riprovevole, scientificamente non fondata e contraddittoria rispetto alle sue stesse affermazioni: si accusa l'uso di plastificanti non contenenti cloro usati nel PVC di essere la causa di mutazioni ormonali nell'organismo e perci„ si dovrebbe proibire la plastica PVC perché contiene cloro! I materiali incriminati, gli ftalati, sono in effetti usati in grandi quantità per produrre il PVC flessibile, ma i possibili effetti estrogeni e cancerogeni (di modesta entità) di alcuni ftalati si osservano solo a dosi elevatissime in alcuni animali come i ratti e non nei primati (grandi scimmie e uomo). La Commissione Europea ha perci„ inserito gli ftalati tra le sostanze non cancerogene e atossiche ed essi possono essere usati per fare le sacchette trasfusionali in PVC flessibile e molti altri articoli sanitari.
Le conclusioni degli ultimi studi sugli ftalati dicono che nessuno degli ftalati sottoposti ad esperimenti su esemplari di due generazioni pone rischi per la riproduzione dei ratti a dosi di gran lunga superiori rispetto ai livelli presenti nell'ambiente. Per l'uomo questo fattore di sicurezza è ancora più elevato, perché si rilevano ancora meno effetti.
Greenpeace 'dimentica' di dire che la quantità effettiva che si ingerisce tramite il PVC è di circa 100 milligrammi all'anno, mentre l'Istituto Danese di Tossicologia ha concluso che nemmeno l'assorbimento di 500 mg al giorno pu„ causare effetti... Dimentica anche di dire che gli ftalati sono presenti in natura e che probabilmente ne ingeriamo una quantità superiore (dibutil-ftalato) mangiando verdure come il sedano.

Nel 1997 Greenpeace ha ripreso la campagna contro il PVC, questa volta puntando sull'utilizzo di PVC flessibile nei giocattoli. Gli stessi ragionamenti pretestuosi, lo stesso allarmismo per rischi inesistenti, la stessa omissione di informazioni importantissime...


Ormoni naturali

Numerose piante contengono sostanze estrogene naturali, che ritroviamo nella nostra alimentazione. La soia è una fra queste. Il latte di soia infatti non è adatto all'alimentazione dei bambini, perché contiene troppi estrogeni e il bambino può ingerire l'equivalente di varie pillole anticoncezionali.
All'inizio di quest'anno è stato sollevato in Gran Bretagna un gran vespaio perché sono state rinvenute in alimenti per bambini delle tracce di ftalati (persino del tipo che non viene prodotto in nessuna fabbrica !). In realtà si trattava di livelli di gran lunga inferiori rispetto alla soglia di rischio, anche per i neonati. Ciò è stato confermato da esperti della Commissione Europea e dalle autorità britanniche. Tuttavia nessuno prende posizione contro l'uso della soia negli alimenti per bambini, considerando che essa contiene una quantità 200 volte superiore di sostanze chimiche a comportamento estrogeno molto più potenti, come il ginestene.

Altri tipi di frutta e verdura contengono anch'essi estrogeni, a volte in quantità importanti: carote, frumento, riso, avena, patate, mele, ciliege, prugne, vari oli di origine vegetale, olive, noci di cocco... Le donne che raccolgono il luppolo con cui si fa la birra, ad esempio, presentano problemi relativi al ciclo mestruale...
E infine, ma cosa non meno importante, anche i piretroidi sintetici che vengono usati come pesticidi non persistenti mostrano proprietà estrogene. Sono simili alle sostanze attive del piretro naturale - estratto del fiore africano - e largamente usati dai coltivatori biologici, compreso il sottoscritto, ma non ancora testati...

Un recente studio dell'Ente Protezione Ambiente britannico Bruce N. Ames, la causa principale di malformazioni alla nascita nell'uomo è l'alcol! Sebbene sia solo leggermente tossico, le grosse quantità di alcool consumate nella nostra società sono all'origine del maggior numero di malformazioni congenite, vedi: Nature's Chemicals and Synthetic Chemicals: Comparative Toxicology (Sostanze chimiche naturali e sintetiche: Tossicologia comparata). Anche l'assunzione di quantità eccessive di vitamina A può causare malformazioni nel feto, da gravi fino a non permettere la sopravvivenza: possono nascere bambini privi del cervello. Se la vitamina A fosse prodotta in un impianto chimico, sarebbe già sul libro nero degli ambientalisti e dei governi.

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LE ALTERNATIVE

Devono essere effettuate ancora molte ricerche per scoprire se c'è veramente un calo della fertilità maschile, e se è così, per determinarne le cause e, qualora fosse dovuto all'inquinamento, per individuare le sostanze chimiche che ne sono responsabili. Da quanto è emerso finora, la causa più probabile è data da diverse sostanze artificiali e soprattutto naturali, clorurate ma anche non clorurate, e dalle nostre abitudini alimentari e comportamentali in rapida evoluzione. Dal momento che la quantità e il potenziale effetto delle sostanze naturali a comportamento ormonale presenti nella nostra alimentazione hanno un peso notevolmente maggiore (probabilmente di milioni di volte) rispetto a qualsiasi possibile influenza delle sostanze chimiche industriali che ingeriamo insieme al cibo, non vi sono prove sufficienti per ritenere che una qualsiasi sostanza chimica artificiale dovrebbe essere proibita. Ma chiedere che tutte le sostanze chimiche legate al cloro vengano dichiarate illegali, solo perché l'uso smodato in passato di alcune di esse può avere avuto effetti estrogeni, non ha niente a che fare con un approccio scientifico corretto. Ci sarebbero abbastanza argomenti anche a favore della sospensione di tutte le attività industriali e di tutti i processi naturali e non dimentichiamolo: di tutti i ristoranti cinesi ( la soia!)... oppure dell'eliminazione o almeno riduzione della metà femminile della popolazione mondiale per salvare quella maschile...


CONCLUSIONE

Non esiste nessuna ragione che permetta di considerare le sostanze con comportamento ormonale naturali o artificiali contenenti cloro in maniera diversa rispetto a quelle non contenenti cloro. E nessuna ragione consente di accusare il cloro in genere di essere all'origine del presunto declino della virilità nel nostro ambiente.

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BIBLIOGRAFIA

Se volete verificare come Greenpeace manipola le informazioni, vi suggeriamo di leggere il comunicato stampa di Greenpeace USA che chiede l'eliminazione del PVC, in occasione dell'uscita del libro 'Our Stolen Future' (Il futuro rubato), della Prof.ssa Theo Colburn, che si può trovare sotto 3-14 azione immediata contro gli ormoni tossici diossina e PVC .

Dopo aver letto il comunicato stampa di Greenpeace, leggete le pagine dall'autrice, Theo Colburn, in Our stolen future.

Dopo aver letto le pagine della Theo Colburn, leggete la riposta di Bruce N. Ames:
Aging, Cancer, & Hormones: Our Future Has Not Been Stolen

E per un'informazione completa, non perdetevi il mordente sarcasmo usato da Junkman (l'uomo-spazzatura), per demolire la scienza "spazzatura" del libro di Theo Colburn in:
Our Swollen Future (Il nostro futuro gonfiato)

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Vi trovate al livello due delle pagine dei Clorofili.

Creato: 23 febbraio 1996.
Ultima revisione: 2 maggio 1998.

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